CasaPace, così come l’Italia nell’art. 11 della sua Costituzione, “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

CasaPace è solidale con tutte le vittime delle violenze delle ultime settimane, e auspica un cessate il fuoco immediato che possa interrompere l’escalation di brutalità che porta con sé anche l’allontanamento da qualsiasi possibile proposta di soluzione diplomatica (o nonviolenta).
Oggi come 13 anni fa, quando CasaPace organizzò il primo viaggio di conoscenza in Palestina e Israele, l’associazione è solidale con il popolo palestinese, oppresso da oltre 75 anni di violenza strutturale, Apartheid e occupazione militare.
CasaPace rifiuta infatti la rappresentazione mediatica faziosa e unilaterale della situazione, che contrappone un aggressore terrorista palestinese all’ unica democrazia del medioriente che risponde in nome del diritto alla legittima difesa.

La realtà non è questa.
Uno è uno Stato, l’altro no.
Uno ha un esercito nazionale e un arsenale da miliardi di dollari, l’altro no.
Uno esercita occupazione militare sull’altro da oltre 75 anni, l’altro vive sotto occupazione militare da oltre 75 anni.

Per questo, di fronte all’oppressione di un popolo, per CasaPace la scelta di parteggiare diventa una necessità; non farlo per mantenere un’equa distanza tra le parti, le metterebbe così sullo stesso piano.
Non è così: c’è un oppressore e c’è un oppresso. Ci sono un occupante e un occupato.

CasaPace quindi chiede alle Istituzioni italiane, onorando l’ articolo 11 della Costituzione, e alle istituzioni europee, di mettere in moto azioni concrete per un cessate il fuoco, l’apertura di corridori umanitari, l’invio di aiuti umanitari e l’apertura a un processo di pace.

 

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Marco Carpene, viaggiatore nel 2022

 

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Nino, viaggiatore nel 2019

Una risposta

  1. Vorrei che i palestinesi abbiano la loro terra e che Israele facesse un passo indietro, basta basta la povera Palestina è martoriata da più di 70 anni. 🕊L’Europa aiuti nel dialogo. Fortunatamente non tutti gli israeliani sono concordi in questa guerra fradicia. Netanjao un fascista …