Palestina | Melody for Freedom, Love and Peace

Arriva a Milano, con due date, il tour europeo di danze tradizionali dalla Palestina, con il gruppo di performer del campo profughi New Askar di Nablus, Cisgiordania:

📅 Domenica 29 Giugno presso la tenuta “Terre e libertà”, bene confiscato alla mafia a Spino d’Adda. Inizio evento dalle ore 15:30, spettacolo di dabke, ore 19:00.

📅 Martedì 1 Luglio ore 18:00, al Nuovo Anfiteatro Martesana – NAMA – a Milano, nell’ambito della rassegna NAMA Summer Arena.

 

Casa per la Pace Milano, con Ticket To Palestine, vi invita al tour italiano di “Melody for Freedom”: due eventi per raccontare l’identità, la resilienza, e la lotta per la libertà del popolo palestinese, attraverso uno spettacolo di musica, dabke – danza popolare palestinese – e teatro. Lo spettacolo è realizzato da un gruppo di giovani ragazze e ragazzi dell’associazione Keffiyeh Center, provenienti dal campo profughi di New Askar, Nablus.

Danziamo per la Palestina evento locandina

📅 Domenica 29 Giugno, presso la tenuta “Terre e Libertà”, bene confiscato alla criminalità organizzata a Spino D’Adda, con un evento che inizierà alle ore 15:30.

Programma dell’evento:

ore 15:30 – laboratori creativi; gioco dell’oca TerRadice; passeggiata sulle sponde dell’Adda con gli ospiti palestinesi

ore 18:15 – testimonianze dirette dei danzatori palestinesi sulla vita nel campo profughi

ore 19:00 – esibizione di dabka

Ore 20:15 – cena conviviale

Per partecipare, si invita a prenotare al numero WhatsApp 3534842566

Ingresso a offerta libera: tutto il ricavato dell’evento verrà donato all’organizzazione Keffiyeh Center per sostenere le sue attività all’interno del campo.

L’evento, che ospita i ragazzi e le ragazze del Keffiyeh Center, è promosso dall’ANPI di Spino D’Adda insieme a Casa per la Pace e gode del patrocinio del Comune di Spino D’Adda. Aderiscono all’iniziativa numerose associazioni del territorio: TerRadice, Antifa Lodi, ANPI Provinciale Cremona, ANPI Cremasco,  ANPI Lodi, ANPI Provinciale del Lodigiano, ANPI Cascina Grande,  Il Cortile aps, Donne Lodi Palestina, Adelante.

 

melody for freedom palestina tour

📅 Martedì 1 Luglio all’anfiteatro Martesana a Milano, al Nuovo Anfiteatro Martesana – NAMA – a Milano, nell’ambito della rassegna NAMA Summer Arena.

18:00 Melody for Freedom, Love and Peace

20:00 Carlos Ugueto e Afropolis in concerto

 

Il Keffiyeh Center è un’organizzazione nata nel 2011 all’interno del campo profughi New Askar della città di Nablus, in Cisgiordania, per sopperire alla mancanza di servizi all’interno del campo, soprattutto per i giovani e le nuove generazioni. L’obiettivo principale del Keffiyeh Center è quello di nutrire e sviluppare i talenti dei giovani, dei ragazzi e dei bambini del campo, attraverso programmi e attività che incoraggiano la creatività, la scoperta di sé, promuovendo il volontariato e organizzando servizi alla comunità, attività culturali e di preservazione delle tradizioni palestinesi. Nella visione del Keffiyeh Center, il linguaggio delle arti – siano esse musica, canto, danza – sono una delle forme più importanti per coltivare l’aspirazione alla libertà del popolo della Palestina e allo stesso tempo promuovere un messaggio di amore, speranza e dignità.

La divisione dell’associazione Keffiyeh Folk Dance Ensemble (Dabke), che coinvolge ragazzi dai 7 ai 25 anni, ha creato lo spettacolo Melody for Freedom, Love and Peace, e ha iniziato un tour europeo il 24 giugno in Spagna. Il tour proseguirà in Italia, Lussemburgo, Francia e Belgio.

Il viaggio per raggiungere l’Europa è stato costellato da ostacoli: oltre alle difficoltà di natura strutturale nell’ottenere i permessi e i visti per viaggiare fuori dai Territori Palestinesi Occupati della Cisgiordania, il gruppo ha dovuto affrontare le conseguenze dovute ad un’operazione delle forze militari israeliane del campo di New Askar, proprio nei giorni attorno alla partenza.

In una comunicazione diffusa dal Keffiyeh Center, viene riportato che durante l’ultimo intervento delle forze armate israeliane, durato circa 48 ore, vi sono stati numerosi casi di aggressione e violenza fisica nei confronti degli abitanti del campo, arresti di massa spesso arbitrari, interrogatori, invasione e vandalizzazione di sedi di associazioni e di abitazioni private. Molte case sono state invase, occupate e trasformate in basi militari temporanee e centri per gli interrogatori.

Nonostante la situazione estremamente critica il gruppo ha deciso di intraprendere il viaggio dalla Palestina ed è riuscito a raggiungere la Giordania e l’Europa, pur tra mille difficoltà, tra cui anche la chiusura temporanea dello spazio aereo giordano in seguito al conflitto Israele-Iran, che ha portato alla cancellazione dei loro voli.

tour europeo dabka palestina

Il loro viaggio è stato lungo e difficile, segnato da tanti ostacoli, incertezze e molto coraggio. Rinnoviamo l’invito a partecipare agli eventi e condividere con profonda umanità e rispetto la loro storia e la loro tradizione. Concludiamo con una poesia scritta dal direttore del centro, che accompagna il gruppo in questo tour.

Noi resistiamo — non con le armi,
ma con sorrisi che rifiutano di morire,
curvandosi ostinatamente sotto ad occhi esausti.
Noi danziamo — non per mancanza di preoccupazioni,
ma perché anche la gioia, anch’essa,
è ribellione che echeggia dalle nostre ossa.

Noi colpiamo la terra con i nostri piedi —
un ritmo di coraggio e desiderio —
facendo sì che la speranza si rialzi dalla polvere,
ogni colpo, un inno,
ogni battito, un grido di libertà.

Mano nella mano — bambino e anziano —
ci raccogliamo nelle ferite della nostra storia,
le bendiamo con dolcezza,
con memoria,
con una speranza troppo ostinata perché possa essere silenziata.

Contro ogni previsione,
noi persistiamo.
Noi resistiamo.
Noi esistiamo.
Perché questa terra canta nel nostro sangue,
e noi non siamo destinati a scomparire.

La nostra keffiyeh non è un semplice indumento —
è la storia che avvolge l’anima,
uno striscione di appartenenza,
il nostro tuono silenzioso, il nostro urlo più feroce.

Anche quando le voci si spezzano nel dolore,
noi ci rialziamo,
e gridiamo: Palestina!