Negli ultimi tempi a Milano si stanno verificando sempre più aggressioni di matrice omotransfobica e di genere, le persone queer e femminilizzate hanno sempre più paura di attraversare spazi pubblici che di fatto si confermano privilegio di pochi corpi. Colpisce l’indifferenza delle persone e delle istituzioni, mentre le vittime vedono sempre più compromessa la loro relazione con il mondo esterno. I contesti in cui una persona queer o femminilizzata riesce a sentirsi al sicuro, senza temere che un uomo possa non farla tornare a casa sana e salva, vengono letteralmente rosicchiati dagli stessi processi di cambiamento nel tessuto sociale e urbano che opprimono le altre persone marginalizzate in una città come questa.

Vogliamo far emergere quello che sta succedendo, che non viene coperto dai media tradizionali e rendere chiara la nostra posizione a riguardo. La città è di tutt3 e vogliamo sentirci libere di attraversarla anche noi.

La risposta ai crimini d’odio che subiamo, però, non sarà mai quella securitaria che impongono lo stato e la gentrificazione: più polizia serve soltanto a proteggere la proprietà privata e le persone che la detengono, perché spesso le stesse forze dell’ordine diventano i nostri aggressori. Troppo spesso infatti usano il loro ruolo per agire l’omotransfobia, minimizzare la violenza che ci colpisce sulla pelle e censurare le nostre reazioni di rabbia e dissenso. Siamo convint3 che la violenza non sia la risposta, nemmeno quando la deleghiamo allo stato. Soprattutto ora che il DL Sicurezza è stato approvato non vogliamo dare loro ulteriore potere. È ancora possibile immaginare l’auto-organizzazione in una città in cui non puoi metterti al sicuro dai branchi di persone violente, perché la tua strada sicura è stata di colpo chiusa dell’ennesimo progetto di riqualificazione urbana?

Per questo, condividiamo strumenti per chi si sente in pericolo in strada o vuole parlare di episodi subiti. Sappiamo che non è abbastanza, dal basso si stanno attivando diverse realtà, spazi sociali e collettivi per creare una rete di auto-mutuo aiuto, ma intanto qua alcune risorse:

 

Bibliografia per approfondire: